Uno studio ha rivelato che un’auto elettrica può far risparmiare fino a 9.400 euro in quattro anni. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Uno studio condotto nel Regno Unito da ElectricVehicles.uk, come riportato da Motorinews24.com, ha rivelato quanto può risparmiare chi guida un’auto elettrica. L’analisi ha esaminato ben 50 modelli, valutando circa 500 scenari differenti. In Italia il mercato elettrico cresce più lentamente, ma i vantaggi (nonostante molti si chiedono dell’assenza della ruota di scorta) sono ancora più chiari dopo questa ricerca. Ecco tutti i dettagli e perché il 90% degli automobilisti non tornerebbe mai indietro.

Il feedback degli automobilisti
Oltre ai dati sul risparmio, lo studio ha rivelato un altro aspetto interessante: il 90% degli automobilisti che passano all’elettrico non tornerebbe più indietro. Questo indica un alto livello di soddisfazione, come affermato da Dan Caesar, CEO di ElectricVehicles.uk: “La nostra ricerca commissionata ha scoperto che il 90% degli automobilisti non tornerà mai indietro una volta che passerà all’elettrico“.
Ma quanto si risparmia con un auto elettrica: lo studio
Sembrerebbe secondo lo studio di ElectricVehicles.uk, che chi sceglie una vettura elettrica può risparmiare fino a 9.400 euro in quattro anni rispetto a un’auto con motore a benzina o diesel. La ricerca ha evidenziato che il risparmio economico maggiore si ottiene quando si ha la possibilità di ricaricare l’auto elettrica a casa.
Più del 97% dei proprietari che utilizzano una colonnina privata riescono a ridurre significativamente i costi, grazie al prezzo inferiore dell’elettricità domestica rispetto ai carburanti tradizionali. Per chi, invece, deve affidarsi esclusivamente alle colonnine pubbliche, il risparmio risulta inferiore, pur rimanendo comunque vantaggioso rispetto alle spese di gestione di un’auto a benzina o diesel.
Tuttavia, nonostante il risparmio elevato rimangono alcune criticità, come l’autonomia non sempre elevata di alcuni modelli di automobile elettrica e la mancanza di una rete di ricarica pubblica capillare, soprattutto in Italia.